Ovodonazione, un percorso di passione, un percorso d’amore.

Quando ho mosso i primi passi nel campo dell’ovodonazione nel 2010 iniziando un percorso nuovo in Spagna , a Rincon de la Vittoria a due passi da Malaga, un percorso di conoscenza e apprendimento di qualcosa che in Italia era non eseguito, lo feci con l’animo di colui che ha voglia di esplorare, capire , comprendere per poi valutare la possibilità di farne un prezioso bagaglio professionale.

Da allora e ancora oggi non ho mai smesso di avere voglia di apprendere ed imparare non solo dallo studio ma anche dal confronto con realtà che possono darci tanto.

Oggi in italia, rispetto ad allora , si sente tanto parlare di ovodonazione, ne parlano tutti ma pochi, pochissimi , conoscono a fondo l’essenza di un procedimento che è profondamente diverso non nella parte tecnica ma nelle sue radici.

In questo piccolo approfondimento mi sta a cuore parlare di aspetti che molti non considerano perché non conoscono e dunque non tramandano ai loro pazienti.

Tantissimi  pazienti ancora oggi mi chiedono a consulto se l’ovodonazione in Italia sia lecita o meno e in generale non conoscono le differenze tra il nostro paese e gli altri, in particolare la Spagna.

Quando parlo di ovodonazione con i miei pazienti mi soffermo tanto sugli aspetti etici e umani dell’argomento prima di parlare di quelli tecnici.

Pochissimi sanno o considerano che se oggi tante coppie possono diventare finalmente genitori è grazie a una parola composta di cui spesso si considera solo al prima parte “OVO”, la seconda parte “DONAZIONE” per i più sembra indicare un aspetto tecnico quasi un acronimo come FIVET o ICSI, invece sarebbe ed è giusto soffermarsi sul significato del termine “donazione”.

La profondità del gesto è ai più (addetti ai lavori soprattutto) incomprensibile, fatto che si evince facilmente dalle tematiche trattate da medici ed altri per divulgare le proprie attività.

Donazione significa che una persona, una donna , una ragazza , è disposta a sottoporsi ad una serie di esami, consulenze, terapie mediche, interventi in anestesia e disagi fisici e logistici con l’unica finalità di “donare” ossia dare i propri ovociti ad un’altra donna con l’unica finalità di darle la possibilità di diventare mamma.

Tantissime coppie che giungono alla mia attenzione sono preoccupate dal fatto che quel figlio non sarà loro al 100% , è in quel momento che il rispetto che ho per chi dona mi dà ogni volta la forza di guardare negli occhi quelle coppie e convincerle con passione che ricevere è facile, è donare che è difficile.

L’argomento è talmente vasto e suscita in chi come me ha partecipato a tutte le fasi di costruzione di un ciclo di ovodonazione una tale passione che non è possibile descrivere in poche righe ma che sono orgoglioso e felice di spiegare a tutti a voce.

Cerco un punto di chiusura di questa trattazione, cosa assai difficile per me , dicendo che molti credono che la legge differenzi l’Italia dalla Spagna in questa materia, in realtà non è cosi, la realtà purtroppo descrive un paese, il nostro, dove al momento non siamo culturalmente preparati a donare qualcosa di cosi intimamente nostro per fare del bene al prossimo.

Negli ambulatori del mio studio questa battaglia e cominciata da tanto con il fine unico e l’augurio che un giorno anche noi avremo desiderio di donare al prossimo.

Dagli ambulatori del mio studio escono tantissime coppie felici non solo perché diventano genitori ma anche perché hanno compreso la grandezza del significato della parola dono e questo le fa essere persone piu’ ricche e felici.

Se oggi l’ovodonazione è una parte del mio lavoro a cui sono particolarmente legato è perché ogni bimbo che nasce non è solo una gioia immensa per i genitori ma è anche la giusta ricompensa per tutte quelle grandi donne che hanno donato la vita.

Tutto questo merita da parte mia il massimo dell’impegno e rispetto e mi regala enormi soddisfazioni.